Parma, 8 aprile 2025 – La mattina di lunedì 7 aprile si è tenuto un importante incontro presso la sede del Penitenziario di Parma, organizzato da ACLI Provinciale Parma, per raccontare e presentare l’attività svolta dal Patronato ACLI all’interno del carcere. Dal 2015, grazie a un accordo nazionale, ACLI è infatti impegnata a offrire consulenza e tutela ai detenuti, accompagnandoli nella gestione di pratiche previdenziali e fiscali. A Parma, questo servizio è reso possibile anche grazie al sostegno di Fondazione Cariparma e all’impegno costante e generoso di Mauretta Ghirardi, volontaria del Patronato ACLI in carcere. Il suo è un supporto sia professionale che umano, particolarmente apprezzato da detenuti e istituzioni. In collaborazione con le operatrici di Patronato e Caf ACLI, Ghirardi affianca i detenuti nella compilazione di domande per prestazioni previdenziali, assistenziali e a sostegno del reddito INPS.

All’incontro erano presenti numerose figure istituzionali e del terzo settore: il direttore del carcere Valerio Pappalardo, la vicedirettrice Annalisa La Greca e Maria Clotilde Faro, responsabile dell’area educativa; l’assessore alle politiche sociali del Comune di Parma Ettore Brianti; il direttore di CSV Emilia Arnaldo Conforti; Don Augusto Fontana, addetto spirituale ACLI e volontario in carcere; Cecilia Scaffardi, direttrice della Caritas di Parma. Per ACLI erano presenti Paolo Ricotti, presidente nazionale del Patronato, Mariangela Perito, delegata nazionale alle attività in carcere, Enrico Fermi, presidente provinciale ACLI Parma, e Giovanna Leuce, operatrice CAF ACLI.
Unanime il ringraziamento e il riconoscimento del valore del lavoro svolto da Mauretta Ghirardi, sottolineando come i risultati ottenuti siano frutto del suo impegno personale e professionale. La collaborazione tra ACLI e il carcere di Parma dura da oltre dieci anni: una presenza nata grazie a Luciana Gardoni, figura storica scomparsa nel 2016, che ha operato nel carcere anche prima dell’accordo nazionale. Dal 2021, Ghirardi ha raccolto il testimone, dedicando una giornata a settimana a questo servizio di volontariato.

I dati parlano chiaro: dal giugno 2021 fino a fine 2024 sono stati richiesti 3364 colloqui e gestite 1239 pratiche. Tra queste:

  • 203 ISEE
  • 41 Modelli 730
  • 23 dichiarazioni dei redditi di altro tipo
  • 10 pratiche INPS e simili
  • 170 pratiche per invalidità civile
  • 78 per la situazione contributiva
  • 70 per verifiche e segnalazioni
  • 51 per disoccupazione
  • 50 per assegni familiari
  • 38 per pensioni sociali e contributive
  • 18 interventi con l’ufficio pagatore

La nostra area riceve tutto ciò che non rientra nelle competenze specifiche delle altre funzioni – ha spiegato Maria Clotilde Faroanche quando non ne abbiamo la preparazione. Per questo il servizio di ACLI è prezioso: rappresenta una risposta professionale, attenta e disponibile. Ringraziamo chi, come Mauretta Ghirardi, ha saputo cogliere e rispondere concretamente ai bisogni della struttura, mantenendo l’equilibrio necessario tra le attività e le esigenze di sicurezza”.
Enrico Fermi ha evidenziato l’unicità dell’iniziativa: “Siamo l’unico Patronato della provincia presente in carcere. Le pratiche raccolte vengono poi gestite da due nostre operatrici. Un ringraziamento va alla Fondazione Cariparma, partner fondamentale, che da due anni sostiene economicamente il progetto e lo rende effettivamente possibile e sostenibile”.
Paolo Ricotti ha voluto sottolineare l’importanza di portare i diritti anche dentro le carceri: “Il nostro è un servizio in sinergia. I numeri lo dimostrano. Crediamo che i diritti non possano fermarsi fuori dalle mura del carcere. Il nostro lavoro nasce da una volontà di speranza, dalla consapevolezza che i detenuti usciranno. E il rispetto dei diritti è uno dei fondamenti della democrazia. Prendersi cura della persona è per noi il principio guida: ricordiamo che i detenuti hanno famiglie, affetti, e meritano attenzione e competenza”. “Non è scontato che il terzo settore entri in carcere – ha ricordato Mariangela Perito. Lo scorso anno, con l’Ente di Ricerca delle ACLI, abbiamo realizzato il primo rapporto nazionale sull’associazionismo in carcere. I numeri di Parma dimostrano l’impegno reale. Dietro ogni servizio c’è una cura che continua”.
Il direttore Pappalardo e l’assessore Brianti hanno poi ribadito l’importanza del dialogo e della collaborazione con la città: “Ogni giorno richiede uno sforzo importante. È fondamentale far conoscere all’esterno ciò che accade dentro – ha sottolineato il direttore -, per portare speranza e far sentire meno soli i detenuti. Parma si conferma un’eccellenza per l’attenzione al sociale”. E l’assessore Brianti ha concluso rilanciando il tema della cura: “La collaborazione con la direzione prosegue da anni. La cura è un tema centrale per il sindaco, per l’amministrazione e per l’intera città: si tratta di scegliere di prendersi cura ogni giorno delle persone e della comunità a 360 gradi”.

Per ulteriori informazioni: ACLI Provinciali di Parma

Telefono: +390521282971 – E-mail: parma@acli.it – Sito web: www.acliparma.it